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I vitigni pugliesi: organoletticità

da Nov 12, 2016Food0 commenti

I vitigni pugliesi si differenziano per tipologia, zone di coltivazione e organoletticità perché la Puglia ha un clima secco, dovuto ai due mari che la bagnano, l’Adriatico e lo Ionio.

I VITIGNI PUGLIESI: DAL GARGANO AL SALENTO

Localizzate dal Gargano fino al Salento, i vitigni pugliesi e le vigne di Puglia, danno vita ad alcuni dei vini più apprezzati del Sud Italia, come il Negroamaro, il Primitivo, la Malvasia oppure l’Aglianico.
Perfetti da abbinare tanto ai primi piatti quanto alle seconde portate, i vini della Puglia riescono a racchiudere tutta la solare essenza di questa soleggiata parte d’Italia. Ecco alcuni dei principali vitigni della regione e le caratteristiche che presentano le loro uve.

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L’AGLIANICO, PERFETTO PER L’AMATRICIANA E IL PECORINO

Una delle qualità di uva più conosciute e apprezzate della Puglia è l’Aglianico, portato nell’Italia Meridionale durante l’epoca di colonizzazione ellenica. Il grappolo ha dimensioni medio-piccole e sono dotate di un bel colore blu, che spicca nelle prime settimane di ottobre. Rispetto ad altri vitigni la vendemmia dell’Aglianico è piuttosto tardiva e dà vita a un vino perfetto da abbinare alla pasta, come l’amatriciana con il guanciale, alle carni rossi e ai formaggi, in particolare il pecorino. In Puglia questo vitigno è coltivato sulle zone di confine con la Basilicata, in particolare nelle provincie di Bari e Taranto.

LA MALVASIA NERA DI BRINDISI, ECCELLENTE CON LE SALSE

Un altro vitigno tipico del territorio pugliese è la Malvasia, diffusa principalmente nel territorio di Brindisi e Lecce. Il Salento è lo scenario ideale per la produzione di questo vino nero, che può arrivare al 12% vol nella sua gradazione alcolica minima. La Malvasia di Brindisi può essere utilizzata pure per la preparazione di intensi vini bianchi, con i quali stemperare la spigolosità delle uve più chiare. Vino di eccellente beva, esso si abbina perfettamente con le carni bianche, accompagnate dalle salse piccanti del territorio pugliese. Il colore rosso rubino di questa etichetta è uno dei più caratteristici della regione e lo rende un’eccellenza certificata con il marchio IGP.

IL BOMBINO, IL BIANCO DA ACCOMPAGNARE ALLA PASTA

Tra i vitigni presenti sul territorio pugliese vanno considerati pure quelli a bacca bianca. Uno dei più caratteristici è il Bombino bianco, uva coltivata esclusivamente in provincia di Foggia, a breve distanza dalle montagne del Gargano. L’acino medio-grande presenta uno splendido colore ambrato e dal suo succo si ottengono vini come il San Severo bianco e il Cacc’e Mmitte di Lucera. Tra i migliori abbinamenti con queste etichette figurano i primi piatti, come l’amatriciana e gli gnocchi, che risulteranno esaltati dalla gradazione alcolica minima di 10.5 % vol. Il Bombino cresce soprattutto su terreni argillosi, ricchi di sostanze nutritive e ben esposti alle correnti adriatiche.

LA VERDECA, LA BACCA BIANCA PUGLIESE PER ECCELLENZA

Il tour enologico in Puglia non può concludersi senza aver apprezzato le qualità della Verdeca. Questa uva è coltivata principalmente nel territorio di Gravina in Puglia, nella provincia barese, e si caratterizza per un evidente colore verde, da cui anche il nome del vitigno. I vini prodotti da queste vigne presentano un intenso sentore fruttato, che rimanda al profumo di nespole e pesche, e hanno un gusto molto intenso e fresco. La versatilità li rende ottimi tanto per i primi piatti quanto per i secondi, come le carni condite con le salse piccanti.

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